Protagonista dell'appassionante Patologia di un delitto, il precedente romanzo di Keith Ablow, Frank Clevenger è uno psichiatra legale del tutto particolare, un uomo che ha avuto mille traversie: un'infanzia infelice che lo ha profondamente segnato; errori professionali che ancora gli pesano sulla coscienza; l'abuso di sesso, di alcool, di cocaina. Eppure è proprio questa sua psiche ferita, tormentata che lo rende capace di una straordinaria empatia, di "sentire il dolore" dei disperati, dei deviati, dei criminali di cui deve occuparsi. In questo libro è alle prese con un caso sconvolgente che mette a rumore la cittadina nei pressi di Boston dove esercita la professione. Nel manicomio criminale in cui è rinchiuso in attesa di essere processato, Trevor Lucas, un chirurgo plastico geniale ma psicopatico, ha ammazzato alcune persone e ne ha prese altre in ostaggio. Chiede un elicottero e pretende d'incontrarsi con il dottor Clevenger: altrimenti ucciderà gli ostaggi. Nessuno sa che Lucas conosce un segreto che, se rivelato, metterebbe fine alla carriera e alla libertà - di Clevenger. Un segreto che agisce sullo psichiatra come un sottile ricatto gravandolo di sensi di colpa e inducendolo ad accettare la richiesta di Lucas sebbene rischi la vita. Quando Clevenger entra da solo nel manicomio assediato si scatena l'inferno. In un crescendo di violenza e psicosi, il confronto fra due uomini che si odiano ma che stranamente si rispecchiano l'uno nell'altro si consuma con un susseguirsi di eventi eclatanti, sino a sfociare in un dramma di dimensioni apocalittiche. Thriller psicologico che esplora con precisione inquietante i recessi più oscuri della mente umana, scandito da una tensione vertiginosa, Terapia mortale aggancia il lettore fino alla fine confermando la straordinaria abilità di Keith Ablow.
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